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Dal 21 luglio torna a Castelplanio la Sagra della Crescia sul Panaro

Scritto da Adriano Santelli il .

Attesi tanti visitatori dalla Vallesina e dalla provincia di Ancona
per il tradizionale appuntamento gastronomico della nostra Pro Loco

Dal 21 luglio torna a Castelplanio la Sagra della Crescia sul Panaro

Una quattro-giorni intensa con fitto programma musicale, animazione per bambini,
artisti di strada, esibizioni di gruppi folcloristici, mostre e ottima ristorazione

Castelplanio - Da giovedì 21 luglio a domenica 24 torna a Castelplanio la Sagra della crescia sul panaro, giunta quest'anno alla 38esima edizione.

 Si tratta della principale manifestazione della Pro Loco che chiama all'appello tanti concittadini per consentire di partecipare ai tanti visitatori della Vallesina e della provincia di Ancona a questo importante appuntamento gastronomico che la Città di Castelplanio ha saputo inventarsi e tenere in vita per così tanti anni.

L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Castelplanio e organizzata dalla Pro Loco, oltre a proporre al pubblico le tradizionali cresce di cui tratteremo in seguito, rappresenta una quattro giorni di festa e di allegria con l'offerta di tanta musica, piano bar, ballo liscio, animazione per bambini, trucchi, giocoleria, mangiafuoco, esibizioni di gruppi folcloristici e artisti di strada, spazio giovani, mostre, ristorazione, dolci, sangria, lavori artigianali e così via. Insomma, tante attrazioni e un programma fitto dal pomeriggio sino a notte inoltrata.

Concerto in Badia aspettando la Sagra

Mercoledì 20 luglio aspettando la Sagra il Comune di Castelplanio offrirà un concerto gratuito nel chiostro dell'Abbazia de' Frondigliosi (inizio ore 21) dove interverranno i musicisti del Saxorum quartet. Un modo di rilassarsi e ascoltare buona musica in un ambiente suggestivo alla vigilia della Festa. In questa circostanza, giova sottolinearlo, non si potranno gustare le celebri cresce sul panaro perché la Sagra prenderà in via il giorno successivo, appunto giovedì 21. Si tratta di una visita preliminare alla Città di Castelplanio, una sorta di aperitivo in musica.

Breve storia della crescia sul panaro

Al centro dell'attenzione della quattro giorni castelplanese c'è, appunto, la crescia sul panaro della quale intendiamo brevemente raccontare storia ed evoluzione. Senza voler risalire agli antenati e limitando il campo della ricerca agli ultimi 50-60 anni, dall'immediato dopoguerra in poi la crescia sul panaro era considerata un alimento povero della cucina di questo territorio, che si preparava con pochi, essenziali ingredienti. Si partiva dalla polenta, e cioè dalla farina di granturco cotta nell'acqua dentro un apposito contenitore (il "callaro") dove veniva rimestata continuamente a mano con l'ausilio di un arnese da cucina, una sorta di lungo cilindro di legno con tre o quattro sporgenze metalliche sul fondo denominato, appunto, mestolo.La crescia veniva confezionata con la polenta avanzata del giorno prima perché, in tempi grami come quelli di cui si parla, non ci si poteva permettere il lusso di sprecare alcunché e, piuttosto che lasciarla inutilizzata o mangiarla controvoglia, la polenta fredda si riutilizzava mescolandola con un po' di farina di grano, si impastava nuovamente (stavolta a mano) dando forma alle cosiddette "cresciole". Poi si passava al panaro, cioè su una piastra metallica dotata di lungo manico, una specie di padella senza bordi o con rialzi laterali sottili che ancora oggi si può ammirare nelle nostre case di campagna appesa al muro o al caminetto, oggetto di ornamento, non più strumento di lavoro. Tolta dal fuoco, si guarniva con verdura (bieta, cicoria, erbe di campo) oppure con prosciutto o salsiccia e si presentava anche una crescia in forma di dolce non più passata per il panaro ma fritta e ricoperta da uno strato di zucchero. Una delizia non solo per i bambini.

Ed ecco servita la crescia...

Ed ecco servita la crescia, gustosissima, appetitosa, fumante, bella da vedere e da addentare come né più né meno accade ancora oggi più che altro per sfizio di stagione. Un piatto rustico e poco costoso che doveva soddisfare quasi da solo l'appetito, e in non pochi casi la fame, dopo il duro lavoro nelle campagne dalle prime luci dell'alba al tramonto. Più che sul piatto, però, si mangiava come avviene tuttora tenendola con le mani, avvolta da un grande foglio da imballo di colore giallo. Il raggiungimento di un certo benessere generale in epoca di boom economico ha fatto diventare quasi una moda recuperare gli antichi sapori della nostra cucina di un tempo; così sono state create le premesse per la riscoperta della crescia sul panaro e, fatalmente, è scoccata la scintilla - un'idea che si è mostrata lungimirante - di proporre una sagra estiva che data ormai da 38 edizioni. Con alcune provvidenziali varianti: non più, dopo un po' di anni, il faticosissimo mestolo da mulinare a mano per un tempo interminabile, ma un ben più pratico braccio meccanico che agisce automaticamente nel recipiente-impastatrice. E poi, con un pizzico di fantasia, si è pensato di arricchire la crescia fritta spalmandola di nutella. Un prodotto per golosi preferito soprattutto dai giovanissimi.

La mostra di Livio Zitelli

Castelplanio è rimasto uno dei pochi luoghi delle Marche ad avere mantenuto la tradizione di questo tipo di crescia. E così la cittadina in luglio si mobilita per celebrare questo rito collettivo che continua ad incontrare il favore del pubblico. La sagra propone anche la ristorazione degli chef Federica e Rolando, spettacoli musicali con ballo in piazza, animazione per bambini con artisti di strada, uno spazio giovani con musica calibrata sui loro gusti, esposizione di auto da rally, una mostra di giocattoli d'epoca del collezionista Livio Zitelli, lavori di artigiani in presa diretta e numerose altre attrazioni.

L'esibizione del "Massaccio"

Tutta da seguire domenica 24 luglio alle 18:30 l'esibizione del noto gruppo folcloristico "Il Massaccio" di Cupramontana, composto da autentici artisti, abilissimi interpreti del sartarello, il tradizionale ballo marchigiano conosciuto e apprezzato in Italia e anche all'estero.

Gli appuntamenti musicali

Un breve accenno, infine, agli appuntamenti musicali, il cui dettaglio è esposto in questa pagina.

Giovedì 21 luglio (ore 21:30) si comincia con il complesso "La belle époque", musica d'ascolto e da ballo. L'indomani, allo stesso orario, è il turno di "Vili Maschi" con il tributo a Rino Gaetano.

Sabato 23 luglio una girandola di appuntamenti musicali: alle 20:30 musica live nella piazzetta del centro storico con "A. Del Sordo trio", e contemporaneamente il piano bar di Francesca in piazza Mazzini; poi (ore 21) ballo liscio con Stefano Baldarelli alla piattaforma del Circolo cittadino; quindi, sempre alle 21 "Sun beat air orchestra" in piazza della Libertà.

Domenica 24 luglio apertura stand gastronomici e mostre alle 17; mezz'ora dopo gli artisti di strada, poi entra in scena (ore 18) il "Massaccio". Quindi alle 20:30 c'è il duplice appuntamento con la musica live del "Maybe swing trio" in piazzetta e con il piano bar di Lucio Cammerucci in piazza Mazzini.

Alle 21:30, infine, gran finale con il tributo a Ligabue di "Liga+".