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Alessia Venanzi superstar alla Sapienza

Scritto da Adriano Santelli il .

Alessia Venanzi superstar alla Sapienza laureata in Archeologia con 110 e lode
Ha discusso una tesi da applausi all'Università romana.
Alla laurea triennale la 24enne castelplanese aveva ottenuto lo stesso voto.

Castelplanio - Alessia Venanzi ci ha preso gusto e, a suo modo, ha concesso il bis. Sì, perché dopo la laurea triennale del gennaio 2009 ottenuta con 110 e lode, il 22 dicembre 2010 ha replicato ottenendo un altro squillante 110 e lode nella laurea finale, in Archeologia, al termine dei cinque anni della Facoltà di Scienze umanistiche della Sapienza, a Roma.

Stessa scena, identico epilogo di due anni fa, tra applausi, complimenti, baci e abbracci di amici, parenti e fidanzato e i lacrimoni che proprio non si riescono a trattenere di mamma Antonella, mentre babbo Ernesto appare visibilmente emozionato.
Relatore la prof. Maria Giulia Amadasi, correlatore la prof. Maria Giovanna Biga, Alessia ha discusso questa tesi: "I sigilli aramaici iscritti: iconografia e onomastica". Nessuno degli amici di Alessia si è azzardato a chiederle qualche approfondimento sul significato di queste parole abbastanza misteriose dopo la dichiarazione da parte della Commissione esaminatrice del superamento della sua prova; chi invece ha osato, come il sottoscritto, si è sentito rispondere con termini pienamente comprensibili: in effetti, si tratta del rapporto tra il decoro presente sul sigillo e l'iscrizione, dove il sigillo sta per stampo, una sorta di timbro che serviva a dare valore giuridico ai documenti del popolo arameo, vissuto in territorio siro-mesopotamico nell'età del ferro, IX e VIII secolo a.C.
La tradizionale corona d'alloro, così valorosamente conquistata, incornicia il suo volto sorridente e appagato sciogliendo la tensione e la stanchezza dovute, non già all'impegno dell'esame, ma più prosaicamente alla lunga camminata resasi necessaria per raggiungere La Sapienza a causa del blocco del traffico per la concomitante manifestazione degli studenti e ricercatori universitari e degli allievi degli istituti superiori.
I festeggiamenti di rito sono avvenuti al termine della cerimonia presso un wine bar della città universitaria, al quartiere San Lorenzo, in un clima decisamente goliardico, condito dagli immancabili sfottò degli invitati, compreso il fidanzato Michele Alberti, che proprio non si è risparmiato. "Capirai, tutto ‘sto can can per aver raccontato la storia di due sassi..."
In passato Alessia ha partecipato a qualche tirocinio formativo a Roma, al Colosseo, in uno scavo fenicio-punico all'isola di San Pantaleo (l'antica Mozia, o Mothia), in provincia di Trapani, e anche in un sito archeologico in Egitto.
Ora viene il bello, anzi il brutto, della magnifica storia di Alessia studentessa esemplare con la costruzione del suo futuro lavorativo. Lei punta a partecipare da subito a una missione con la sua Università al sito archeologico di Ebla, in Siria, ma intanto si dà uno sguardo intorno, per cercare di capire dove andare a parare.
E Alessia, in questo senso, è stata lungimirante, perché non da oggi nei suoi ritagli di tempo ha cominciato a impegnarsi in qualche lavoretto, come quello di portare a tavola in un ristorante del nostro territorio, così, tanto per cominciare a voler essere in qualche modo autonoma dalla famiglia.
La grinta non manca ad Alessia, e nemmeno il talento. Un grande in bocca al lupo da parte nostra e dei suoi concittadini per i prossimi obiettivi da centrare. La bravissima neo dottoressa merita davvero buona fortuna.