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Michele Alberti, laurea magistrale in Informatica

Scritto da Adriano Santelli il .

Michele Alberti, laurea magistrale in Informatica
Conseguita all’Università di Bologna con la votazione di 110 e lode

Ora Dottorato in Francia, ancora studio ma anche
l’insegnamento come Assistente universitario

Castelplanio – Michele Alberti ha colpito ancora. Dopo la laurea triennale in Sistemi Operativi ottenuta nell’anno accademico 2008/2009, il 23 novembre 2011 ha conseguito la laurea magistrale in Informatica con un altro squillante 110 e lode.

110 e lode
Stessa Università di Bologna, aula Ercolani 1, medesime modalità, e cioè un’esposizione di tono elevato arricchita dai grafici e dalle semplificazioni in slide maneggiando con leggerezza il mouse per passare da un’illustrazione all’altra. Risultato ineccepibile: la piena e convinta condivisione della Commissione esaminatrice (relatore il prof. Simone Martini) che non deve aver minimamente tentennato nell’esprimere il verdetto del massimo riconoscimento accademico.

La semantica operazionale
Siamo tornati in un’aula universitaria per sentir parlare di teorema di Böhm e di espansione di Taylor, di semantica operazionale e di approssimazioni lineari, di dimostrazione combinatoria e di calcoli lambda, quasi una gragnola di colpi ricevuti in pieno viso senza sapere perché e da che parte provenissero e che diavolo volesse dire quello sciagurato di Michele, che pareva provasse un sottile compiacimento nello squadernare tutti quei termini così spettacolari eppure incomprensibili ai non addetti ai lavori.

Ma che sta dicendo?
Noi ignari spettatori, amici e parenti, ci guardavamo smarriti tra quei banchi, interrogandoci silenziosamente con il vicino nel tentativo di captare qualche frammento di una rappresentazione certamente astrusa che scombinata proprio non doveva essere se ha avuto il successo che ha avuto.

La festa
Dall’austera Alma Mater Studiorum di mura Anteo Zamboni alla passeggiata per le vie del centro bolognese sino al “Ristoro delle fate” dove Peppe e Sabrina hanno festeggiato Michele insieme a Paolo, Linda, la fidanzata Alessia (anche lei 110 e lode più Dottorato alla Sapienza in Architettura), nonna Ornella e un bel gruppo di amici e parenti arrivati da Castelplanio a Bologna per l’occasione.

Finalmente in relax
Sarebbe stata questa, tra frizzi e lazzi, la sede opportuna per vendicarsi di Michele, sparandogli a bruciapelo domande e considerazioni con frasi a effetto e stavolta senza alcun significato (del tipo, qual è il tuo parere sulla dicotomia molecolare dell’affabulazione quantistica ed ermeneutica?), ma al neolaureato è stata risparmiata questa sorta di legge del contrappasso che pure avrebbe meritato.

A Lione
E’ opportuno sottolineare che la sua carriera universitaria è stata intensa e ricca di soddisfazioni. Da Bologna si è trasferito all’Ecole Normale Superieure (la celebre ENS) di Lione, anno accademico 2010/2011, dopo aver saputo di un bando per una borsa di studio (che ha regolarmente vinto, ça va sans dire), un’università del calibro – tanto per rendere l’idea – della “Normale” di Pisa.
A Lione, Michele risiedeva nel campus universitario dividendo la camera con un compagno francese, mentre le lezioni si svolgevano in inglese, essendo presenti studenti di diverse provenienze. Ormai deve padroneggiare due lingue, il francese dopo l’inglese, che già conosceva.

Poi a Marsiglia
In seguito (2011) c’è stata l’opportunità di frequentare uno stage in laboratorio di ricerca sempre in Francia, e questa volta Michele ha scelto l’Università di Marsiglia. Al termine del Master di Lione-Marsiglia, è stato esaminato da una commissione che gli ha attribuito la valutazione di “Bien” per la quale riceverà il relativo attestato-pergamena.
Nel frattempo gli giunge notizia che a Marsiglia c’è un posto disponibile per il Dottorato di Ricerca in Informatica; solita domandina e, indovina indovinello, chi viene prescelto tra i vari curricula dei candidati? Ma lui, naturalmente; gli altri dovranno riprovare.

Dottorato in Francia
Per Michele, dopo la magistrale, ora c’è il Dottorato, ancora in terra di Francia, a Marsiglia: tre anni di studio su un tema di ricerca da sviluppare che si conclude con una tesi e che gli dà l’opportunità di insegnare (parlando francese, ovviamente), di eseguire esercitazioni con gli studenti come assistente di un professore con tanto di borsa di studio e di emolumenti per la sua qualifica, appunto, di assistente.

E ora l’insegnamento
Questa esperienza marsigliese è in co-tutela con Bologna: un anno e mezzo a Marsiglia, un anno e mezzo a Bologna. Studio più insegnamento: cosa c’è di meglio per uno come lui che si sente a suo completo agio a contatto con i libri in un ambiente universitario che ormai è parte integrante della sua vita?

Lo studio, passione di una vita
C’è da aggiungere che Michele ha sempre avuto un magnifico rapporto con lo studio, dalle elementari alle medie tutte le volte ha ottenuto valutazioni eccellenti sino al diploma di perito tecnico informatico all’ITIS “Guglielmo Marconi” di Jesi, anche qui con il massimo dei voti: 100.

Tennis e lo zio Simone
Adesso ha in programma di riprendere a giocare a tennis (e di strapazzare quando torna a Castello il malcapitato zio Simone) dopo aver abbandonato precocemente il calcio (si può dire per indolenza agli allenamenti?) di cui peraltro pareva che conoscesse discretamente i fondamentali.

Bonne chance, professeur Michel
Terminate le festa natalizie rientrerà a Marsiglia, ormai cliente fisso di Ryan Air nella tratta Roma Ciampino–Marsiglia e viceversa. E il 17 gennaio, guarda la combinazione, comincerà l’insegnamento, proprio nel giorno del suo 25esimo compleanno.
Bonne chance, professeur Michel Albertì. I castelplanesi stanno tutti con te, anche quelli che non sono interisti.