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Gabriele Badiali neo dottore in Informatica

Scritto da Adriano Santelli il .

Gabriele Badiali neo dottore in Informatica
Ha conseguito la laurea magistrale
all'Università di Bologna con 106 su 110

Castelplanio, 4 ottobre 2013. Gabriele Badiali, 25 anni, castelplanese di Piagge, ha conseguito all'Università di Bologna la laurea magistrale in Informatica con  106 su 110 illustrando la tesi su "Progettazione e sperimentazione di una wireless sensor network per la gestione del risparmio energetico nell'abitazione", relatore il prof. Luciano Bononi.

Tranquillo alla meta

Faceva caldo, quel 17 luglio 2013, a Bologna, e Gabriele si è presentato al cospetto della Commissione, vestito come di consueto, in abito sportivo, pantalone grigio, camicia blu, niente giacca ma con in più una cravatta chiara, multicolore, come tanti laureandi usano oggi, atteggiamento tranquillo e disinvolto, più un elegante e un po' snob giocatore di golf che uno studentello preoccupato per il verdetto che di lì a poco sarebbe stato emesso da un consesso di professori che, all'esterno, si immagina austero e che in realtà cerca di mettere a proprio agio gli esaminandi.

L'aula Ercolani 1

La sua esposizione al computer alla Ercolani 1, con tanto di immagini, grafici e schemi vari, è scorsa via leggera e puntuale, un quarto d'ora di impegno, e poi sotto un altro.

Quell'aula, in cui si sono laureati ormai diversi castelplanesi, è diventata un presidio fisso per genitori, parenti e amici in trasferta a Bologna,  ed è il luogo dove cominciano i primi festeggiamenti più o meno discreti dei neo dottori.

Brindisi con gli amici

Poi, è anche il caso di Gabriele, ci si trasferisce nell'annesso giardinetto dove compare lo spumante e dove proseguono gli abbracci di babbo Giancarlo, mentre mamma Marina non riesce proprio a mascherare l'inevitabile lacrima sul viso. Tutti a brindare: i fratelli Gianluca e Giordano, la zia Graziella di Moie, gli zii arrivati appositamente da Torino, gli amici Marchetto Bravi, Serena Ragaini, Gianluca Sandroni, Simone Ciamberlini, Luca Falcioni, e ancora quelli con i quali ha condiviso per circa cinque anni l'appartamento a Bologna, Gigio Pomili, Paolo e Michele Alberti, ma poi Michele ha spiccato il volo per la Francia, sostituito dal salernitano Cleto.

Che bella giornata!

Quindi, con in testa la tradizionale corona d'alloro dai nastrini verdi, giro per la città e approdo finale in un'osteria dietro piazza Maggiore, appuntamento  con altri gruppi di laureati in festa. Un clima e un ambiente decisamente goliardici, con tanta allegria e buone bevute, tutti distesi e felici per la bella giornata bolognese.

Ancora feste

La replica dopo qualche giorno al lago di Castreccioni, in quel di Cingoli, con una cinquantina di ragazzi per un'altra rimpatriata, stavolta a base di pasta fredda, porchetta e molto altro ancora, con il generosissimo verdicchio non esattamente centellinato e l'aggiunta di un altro neodottore di Angeli di Rosora: Mario Cola, laureatosi due mesi prima in Agraria.

Le vacanze al mare, a Marcelli di Numana, a trovare con un gruppo abbastanza chiassoso l'amica comune Lucia Bramati, poi in Salento, una decina di ragazzi, a Vaste nei pressi di Castro.

La laurea triennale

Prima di accennare al futuro che aspetta Gabriele, ancora qualche informazione sul neolaureato. Elementari e medie a Castelplanio, ha frequentato l'I.T.I.S. "Guglielmo Marconi" di Jesi ottenendo il diploma di perito capotecnico in Informatica, votazione 80 su 100; quindi l‘Università a Bologna, Facoltà di Informatica, con il passaggio alla laurea triennale (96 su 110) con una tesi su "Aspetti prestazionali di un motore di ricerca basato sul lucene", relatore il prof. Danilo Montesi, di cui abbiamo riferito a suo tempo su questo sito della Pro Loco Castelplanio.

Soddisfatto  del 106

Per concludere il riferimento agli studi, occorre osservare che non c'è stata alcuna sorpresa né delusione sulla votazione della laurea magistrale: Gabriele si aspettava il 106 ottenuto, frutto dell'andamento complessivo dei suoi studi, dichiarandosi del tutto  soddisfatto.

E ora cosa fare?

E ora, con la laurea in tasca, cosa fare? Quale prospettiva si apre per il nostro Gabriele? Belle domande, queste, a cui Gabriele ha risposto con lucidità, avviando un nuovo percorso di vita che aveva già in mente e che prevede di prendere uno o due trolley e volare all'estero, non in Europa, ma niente meno che in Australia, all'altro capo del mondo.

Il lavoro che non c'è

Dopo aver verificato, infatti, che trovare subito lavoro in Italia rappresenta un mero sogno e aver ricevuto una proposta peraltro ritenuta debole, Gabriele ha deciso di emigrare traendo ispirazione da altri amici castelplanesi e dei dintorni che l'hanno preceduto, compiendo tutta la trafila burocratico-sanitaria per fornirsi dei documenti necessari. Il 17 settembre si è imbarcato a Fiumicino, destinazione Sidney.

La ricerca della farm

Lì erano ad attenderlo Davide e Lorenzo "Cigno" Centamore, e tutti e tre - comprata un'autovettura - si sono messi a girare per le campagne del New South Wales, Nuovo Galles del Sud, per trovare direttamente lavoro in una farm (fattoria).

In Australia

In Australia, da citare anche la presenza dell'amico Alessandro Latini, con il quale Gabriele s'incontrerà, e di un altro Gabriele,  Gabriele de Forò, insieme alla compagna Stefania, che fa il cuoco.

Si comincia con umiltà

Il cammino da percorrere, almeno all'inizio, prevede tappe obbligatorie, ineludibili. Niente  Informatica né l'agognata accoppiata computer-scrivania, ma il lavoro classico di ogni emigrante di buona volontà e di qualsiasi tempo: partire dal mestiere di lavapiatti, come abbiamo visto tante volte al cinema, poi aspirare a diventare cameriere, poi l'impiego in una fattoria a raccogliere frutta, e così via, sino a mettere da parte un gruzzoletto e tornare a casa ricominciando una nuova vita.

Esperienza formativa

Ma perché non a Londra o a Berlino, ma proprio in Australia? "La domanda ci sta - ha affermato Gabriele - e la risposta è molto semplice. Si tratta indubbiamente di un'avventura che  affronto in tutta consapevolezza e con la certezza che, in ogni caso, sarà estremamente formativa".

Tempo di responsabilità

"Sono in età giovane, senza fidanzata né figli - ha proseguito - pieno di energie e con una gran voglia di lavorare e di fare esperienze; la prospettiva non mi spaventa, e poi non è detto che resti in Australia per lunghissimo tempo".

"Magari lascerò in apprensione i miei genitori - ha concluso Gabriele - ma questo è il tempo di affrancarmi e di affacciarmi alla vita e alle responsabilità".

E allora, buona fortuna caro Gabriele, e che la dura prova australiana sia conforme alle tue aspettative.

Adriano Santelli