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Band locali alla Festa della Birra & 5° motoraduno 2009
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Band locali alla Festa della Birra & 5° motoraduno 2009

Scritto da Adriano Santelli il .

Il concerto delle band locali, i cui componenti sono tutti giovani della Vallesina, sono stati inseriti nel programma del week end prima dei concerti notturni nell'ambito della Festa della birra & 5° Motoraduno di Castelplanio.

Sabato 13 giugno si sono esibiti i "Royale con Formaggio", riscuotendo un vasto consenso. Abbiamo chiesto ad uno di loro - il nostro concittadino Tommaso Urbani - di presentarci il complesso musicale.

Ecco il testo.

Royale con Formaggio
di Tommaso Urbani

royalI "Royale con Formaggio" nascono quando tre amici di vecchia data, già compagni d´avventura anche in varie ed avariate scorribande musicali, decidono di mettere su un gruppo grunge in onore dei vecchi tempi passati a pogare, suonare ed urlare a squarciagola le canzoni dei loro beniamini della giovinezza. Poi un bel giorno, durante le prove, i tre si rendono conto di non avere più né l´età né la rabbia vocale (intesa come voce) per suonare la musica dei Nirvana & Co. E così, tirando le somme, realizzano che quello che hanno sempre voluto dalla Musica (e non solo) è essere tre simpatici cazzari. Decidono quindi di scegliere un repertorio che rispecchi i tre capisaldi della loro vita (uno per uno, ma a giro): l´ironia, il divertimento ed il cazzeggio. E che punto di riferimento scegliere se non l´uomo che ha reso questi Tre Elementi delle vere forme d´arte estremamente cool? La band prende infatti il nome dal celebre dialogo che apre il film Pulp Fiction del celebre regista Quentin Tarantino:
Vincent
Beh, ecco puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra... e non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra...! E a Parigi? Puoi comprare una birra da McDonald's... e sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio a Parigi?
Jules
Non un quarto di libbra con formaggio?
Vincent
Hanno il sistema metrico decimale... non sanno che cazzo sia un quarto di birra...
Jules
E come lo chiamano?
Vincent
Lo chiamano ROYALE CON FORMAGGIO...
Alla ricerca di fiato (l'età è quella che è) e dei fiati necessari per i loro pezzi, i tre incontrano sulla propria strada prima un giovane sprovveduto sassofonista, che decidono di accudire e far crescere secondo il loro stile (una sorta di esperimento scientifico che oggi sta dando i primi soddisfacenti risultati) ed in seguito un avanzo di Erasmus dotato di tromba, fatto di barba, tessuto adiposo e faccia tosta da vendere...
La band è composta da questi elementi: Guido De Denaro, 30 anni, Jesi [Caronte] - Batteria; Matteo Stronati, 31 anni, Jesi [F. Scaramanga] - Basso e voce; Tommaso Urbani, 22 anni, Castelplanio/Forlì (studio) [Giovane Tommy] - Sax; Federico Federici, 31 anni, Moie/Roma (studio/lavoro) [Il ritratto di Dorian Gray] - Chitarra e voce; Fabio Pierella, 26 anni, Jesi/Trondheim, Norvegia (studio/lavoro) [Sgt. Fabio Sombrero] - Tromba; Michele Buscalferri, 26 anni, Castelplanio - Basso e tastiere.
Sempre alla ricerca di nuove forme di cazzeggio, i nostri decidono anche di mettere in piedi un progetto parallelo. Contagiati dalla ventata delle cosiddette lollipop songs tanto care a Tarantino, e non avendo sempre a disposizione fisicamente i due fieri ottoni di cui sopra (ritrovandosi spesso in tre alle prove) decidono di rendere omaggio alla band più spensierata e rock‘n'roll di sempre, che tanto ha contribuito a far crescere nei tre ROYALE iniziali i miti dell'Ozio e della Demenzialità: The Presidents Of The United States Of America. Così in un connubio apparentemente improbabile, tra il pulp e il rock più puro, i nostri condottieri si ritrovano a traghettare i loro spettatori attraverso un miscuglio di ricordi di quei favolosi Anni '90 vissuti al di fuori delle paranoie. Il tutto cotto a fuoco vivo e con una spruzzatina di verdicchio.
Ecco alcuni brani suonati al Motoraduno 2009 di Castelplanio: Misirlou (da Pulp Fiction), Comanche (Pulp Fiction), You Never Can't Tell (Pulp Fiction), Little Green Bag (Le Iene), Stuck In The Middle With You (Le Iene), Battle Without Honor Or Humanity (Kill Bill).

Vedi sito del gruppo su MySpace.


4uIl gruppo "4U (U2 tribute)", inserito nell'anteprima serale di domenica 14 giugno, è stato molto applaudito dagli spettatori che gli hanno perdonato volentieri il ritardo sulla tabella di marcia con cui sono saliti sul palco; ritardo, naturalmente, non attribuibile a nessuno dei componenti della band. I 4U (four you) letteralmente dall'inglese, per te, per voi, nascono agli inizi del febbraio 2008, dopo una serata di karaoke tra amici, nel corso della quale Simone Cialoni - leader e fondatore - dopo aver cantato "one" con passione e disinvoltura, viene spronato dall'amico Andrea Garbini a formare un gruppo per suonare al Motoraduno di quell'anno. Simone, spinto dalla sua sfrenata passione per i magnifici dublinesi U2, si adopera subito per allestire una cover band-tributo al glorioso gruppo irlandese e chiama immediatamente alcuni amici che cominciano a provare, debuttando il 6 giugno dello stesso anno al nostro Motoraduno con grande sorpresa e riscontro positivo di tutto il pubblico del paese. Il gruppo trova un soddisfacente numero di serate in tutto il 2008 fino ad arrivare al 2009 con una line up leggermente diversa ma che diventa quella definitiva.
Anche in questo caso, pubblichiamo un contributo dell'altro nostro concittadino Simone Cialoni.

4U (U2 tribute)
di Simone Cialoni

I 4U sono: Simone Cialoni, voce, chitarra acustica; Gigio "the head" Paulicelli (the head, la testa: anche sua moglie lo chiama così, ed è un soprannome che gli ho dato io stesso dai tempi delle superiori.), chitarra, cori; Marco Bellagamba, batteria (musicista professionista ed insegnante di batteria: è un onore per me averlo nella band, davvero un grande.); Carlo Andrea Ceccoli, basso (timido e gran bravo ragazzo.).
Le tappe a cui siamo più legati sono i Motoraduni di Castelplanio 2008 e 2009, proprio perché Castelplanio è il mio paese, e il concerto per Emergency a Fabriano che ha aperto la nuova stagione e, nonostante il terribile freddo di quella sera, ha fatto notare a chi già ci conosceva un notevole miglioramento.
I 4U spaziano nel vastissimo repertorio degli immensi U2, toccando un po' tutti i periodi della band, con pezzi degli inizi come il primo singolo Out of control, ripercorrendo un po' tutto il loro itinerario con brani storici come Where the streets have no name e Pride (in the name of love), quest'ultimo scritto da Bono (come la quasi totalità dei nostri pezzi) per Martin Luther King. E ancora, Sunday Bloody Sunday proposto per ricordare la tragica domenica di sangue del 30 gennaio 1972 che divenne poi bloody sunday dove, a Derry (Irlanda del Nord), l'esercito britannico sparò su una folla di manifestanti, uccidendo 14 persone inermi; Bullet the blue sky contro l'embargo americano a Cuba; One, che è l'inno per eccellenza all'aggregazione di tutte le diversità. Una frase infatti dice: "we're one but we're not the same, we got to carry each other", siamo uno ma non la stessa cosa, dobbiamo aiutarci a vicenda. Quindi è stato il turno di Walk On scritta per Aung San Suu Kyi, leader incarcerata dell'opposizione in Birmania, oggi Myanmar, nonché premio Nobel per la pace nel 1991. Faccio osservare che in Myanmar chi ascolta o possiede un disco degli U2 rischia da tre a venti anni di reclusione. La lista dei pezzi suonati arriva ai più recenti Beautiful day e Vertigo sino all'ultimo capolavoro, Magnificent.
Per me, l'ammirazione per questa straordinaria band, che ha sempre accettato le più grandi sfide rinnovandosi ogni volta, coincide con l'attaccamento al suo straordinario leader Paul Hewson, conosciuto in tutto il mondo e da tutti semplicemente come Bono.
Bono a mio parere è qualcosa più di un cantante, è una straordinaria persona che, utilizzando la risonanza che ha la sua voce in tutti i palcoscenici del mondo, s'impegna per raggiungere l'uguaglianza, che dovrebbe essere un diritto indiscusso dei cittadini di ogni continente. Mi piace ricordare, ad esempio, la sua battaglia per l'azzeramento del debito pubblico dei Paesi africani meno abbienti, e comunque tutte le altre situazioni sociali citate nelle canzoni che ho appena nominato, nelle quali Bono si è sempre schierato con schietteza e coraggio a favore dei più poveri.
Una persona del suo spessore non ha di sicuro bisogno di ulteriore pubblicità; il suo impegno, autentico e sincero, lo rende straordinario agli occhi del mondo e naturalmente anche ai miei occhi. Ecco perché sul palco cerco di rivivere appieno il personaggio anche con adeguati cambi di abbigliamento, ma sempre con la lucida consapevolezza e distinzione delle identità.
Ci sarebbe tanto altro da aggiungere su questi U2 che ispirano la nostra azione, ma credo di aver detto abbastanza per rendere percepibili al pubblico la nostra passione ed il nostro entusiasta tributo a questa band fenomenale.

Vedi sito del gruppo su MySpace